Scrivo questo messaggio dopo un periodo di riflessione sulla pratica dell’arrampicata. Grazie alla condivisione di alcuni temi con Macs e altri amici mi sento oggi di proporre un articolo che riassume l’evoluzione dei nostri pensieri recenti.
Quello che è successo in questi giorni rappresenta una grande novità: l’idea è quella di trovare i punti in comune tra le persone. Non solo trovare ciò che lega i diversi stili di arrampicata.
Oggi siamo una comunità di amici, c’è chi preferisce un bel tiro spittato, chi un blocco, chi un micronut…
I nostri valori sono la condivisione dell’esperienza, l’imparare a migliorarsi nella pratica, tutto questo rispettando l’ambiente cercando di modificarlo il meno possibile.
Vogliamo lasciarci alle spalle il passato: siamo stanchi della vecchia arrampicata.
Il nostro territorio ha subito e continua subire atti di vandalismo verso la roccia.
Sul pianeta Terra la roccia fa parte di quel capitale naturale finito (non rinnovabile nel breve termine, ma in tempi geologici) e quindi pensiamo che debba essere preservata e custodita da tutti noi per le generazioni future. (i nostri figli saranno arrampicatori? chi lo sa…)
Ma che cosa è l’arrampicata? questa potrebbe essere una buona definizione:
“L’arrampicata rappresenta l’uomo che si adatta alle forme della roccia”(Patrick Berhault).
Spesso l’uomo adatta la roccia alle sue esigenze momentanee e discutibili. In nome di cosa poi? della continuità? della bellezza? Non capiamo per quale motivo una via facile con un passaggio duro a metà debba essere brutta. (nel Gritstone britannico ci sono moltissime vie mitiche di superba bellezza in cui il passaggio chiave è un boulder durissimo per uscire poi su un runout di 3+).
Scavare e migliorare le prese secondo noi è una perversione: esistono le palestre che assolvono alla necessità di costruirsi itinerari su misura. E’ una questione di mentalità e cultura, possiamo evolvere.
Ok negli anni ’80 in molti scavavano….il problema è che qui da noi c’è chi continua a scavare imperterrito nel 2013!
L’arrampicata ha ormai preso un’altra direzione. Basta guardarsi intorno per vedere cosa accade nel mondo!
In questo periodo stiamo esplorando una nuova area nei pressi di rocca la “Casna” sopra a Balma Boves. Le pareti sono intatte e di rara bellezza, c’è un’energia particolare in quel luogo. Forse per questo motivo gli antichi fecero delle incisioni rupestri proprio qui! Per loro incidere dei simboli nella roccia era un rituale.
In questo momento di recessione economica e crisi di valori mi potreste dire che l’arrampicata è un tema di poco conto ma secondo me è qui che bisogna fermarsi a riflettere: purtroppo siamo nell’era dell’individualismo e del “tutto e subito”. Pochi sono disposti ad accettare di essere deboli …e invece di allenarsi scavano le prese. E’ il consumismo egoista applicato all’arrampicata.
Gli antichi usavano la roccia per comunicare, noi la usiamo per autodeterminarci in modo narcisistico…per avere un’ascesa in più da mettere su 8a.nu….cosa ne pensate? Abbiamo internet ma non siamo poi così evoluti…
Questo blog si propone di far nascere un dibattito, non vogliamo ripudiare il grande lavoro di chi ha sviluppato l’arrampicata in valle Po in passato. Io stesso sono riconoscente verso chi ha chiodato e diffuso la scalata con dedizione ed enorme passione!
Postate commenti ed osservazioni!
GiuGiu