Nel mese di luglio ho partecipato come fotografo all’Adventure Outdoor fest che si è tenuto a San Candido, in Alto Adige, quasi al confine con l’Austria. Oltre alle intense giornate di scatti, del quale potete trovarne una selezione sulla nostra pagina Flickr, mi preme sottolineare ancora una volta un tema che in montagna si sente spesso:
Turismo in Trentino Alto Adige, capacità umane o bellezza del territorio?
Alcuni giorni prima della mia partenza sono stato in Valsesia (sono sicuro che se fossi stato in qualsiasi valle alpina italiana sarebbe stato lo stesso), dove ho un appartamento e vado appena riesco… beh sembrava che alla stagione estiva mancasse ancora tantissimo; i danni provocati dall’abbondante neve invernale erano ancora tutti presenti: staccionate rotte, parchi giochi per bambini ancora da sistemare. Molti bar e ristoranti erano chiusi, ufficio del turismo aperto due ore al giorno e i pochi turisti presenti giravano spaesati per le vie dei piccoli paesi deserti. Tutto si focalizza ormai su due/tre settimane in agosto, sperando sempre che il meteo venga incontro.
In Trentino Alto Adige la situazione era completamente diversa: l’evento principale estivo non è stato organizzato nella classica settimana di ferragosto, ma a metà luglio; ufficio del turismo aperto tutti i giorni, impianti di risalita aperti, ristoranti e alberghi con buone presenze (nonostante i locali avvertano un calo di prenotazioni).
Sono rimasto particolarmente colpito dall’affluenza per vedere le Tre Cime di Lavaredo. Per chi non conoscesse la zona descrivo brevemente: per vedere bene le Tre Cime ci sono due possibilità, o affrontare una strada a pagamento (25€ a macchina) o fare uno degli itinerari a piedi (circa 3h di cammino). Ho scelto di camminare, non per il costo del pedaggio, ma per fare un’escursione sulle Dolomiti; durante la camminata, su sentiero perfettamente segnato, ho incontrato 4/5 persone, come durante una normale escursione in altre zone, ma arrivato ad ammirare le Tre Cime scorgo in lontananza tanti puntini neri… arrivato al Rifugio Locatelli 2438 mt. mi ritrovo in mezzo ad una folla di turisti, che dopo essere saliti con la macchina hanno percorso 15 min di sentiero a piedi; dall’abbigliamento e dall’atteggiamento si capiva chiaramente che non erano abituali frequentatori della montagna, però erano tutti lì ad ammirare 3 splendidi blocchi di calcare italiano.
Subito mi sono fatto una domanda: come mai sul resto delle montagne italiane non c’è quasi nessuno???
Non voglio sminuire la bellezza di questi luoghi, ma penso che molte altre zone delle Alpi meriterebbero di essere visitate da così tante persone… certo a parole potremmo essere tutti bravi nel creare delle forme di turismo nuove e valide, ma stando ai fatti sappiamo che non è per niente semplice, però non ditemi che zone così non valgono la pena di essere viste!!!.